Le zone nascoste della Rete costituiscono oltre il 90% del web questo è un dato di fatto, abbiamo già spiegato in questo articolo come accedere al Deep Web.
Il World Wide Web corrisponde in pieno al suo nome ossia è mondiale (worldwide) ed estremamente vasto, ma se ci limitassimo a considerarne lepagine web che i motori di ricerca indicizzano ci limiteremmo a considerarne soltanto una parte, quella più visibile e minore.
Noi possiamo possiamo immaginare il web come se fosse costituito da diversi strati. Il primo, quello più superficiale, è anche quello più frequentato e quello più visibile. Infatti viene chiamato il Surface Web o Visibile Web consta di tutte le pagine raggiunte dai motori di ricerca, che non sono poche.
Si può dare credito alla stima di World Wide Web Size, secondo la quale le pagine indicizzate sono oltre 4,73 miliardi (ma secondo altre stime una cifra più realistica sarebbe di 8 miliardi di pagine): un numero enorme, difficile da immaginare, ma che tuttavia corrisponde soltanto a una parte dell'intero web. Quella, appunto, più superficiale.
Seguendo l'abusata immagine dell'iceberg, potremmo dire che il Surface Web corrisponde alla parte dell'iceberg che si vede al di sopra della superficie del mare. Ciò che sta sotto detta superficie, però, è anche molto più vasto.
È questo il deep web, tutto ciò che i motori di ricerca non riescono a raggiungere e che quindi noi non vediamo e non troviamo.
Esistono delle stime secondo le quali questo "web sommerso" sia addirittura tra le 400 e le 500 volte più grande del "web di superficie" e, sebbene spesso all'espressione deep web si associ la sensazione che si stia parlando di qualcosa di illegale, ciò non è vero: semplicemente, è qualcosa che resta nascosto alla prima occhiata, ma è anche pur vero che vi è molto traffico illegale.
Il dark web invece è diverso. In questo caso stiamo parlando di siti non indicizzati dai normali motori di ricerca, che spesso sono ospitati su server anonimi e accessibili soltanto tramite mezzi che permettano di nascondere la propria identità: per esempio adoperando software come TOR, uno dei più diffusi sistemi di comunicazione anonima.
Usando un browser e TOR (o anche il TOR browser, che permette di evitare le operazioni di configurazione) si riesce ad accedere a una piccola galassia di siti di ogni natura: molto più piccolo del deep web, il dark web comprende davvero di tutto, compresi siti che trattano argomenti – e merci – illegali.
Un esempio, che è molto diffuso nel Dark Web, sono i marketplace dove si possono acquistare medicinali, droghe e armi che non sarebbero altrimenti ottenibili nel rispetto della legge. C'è anche una macabra realtà nel Dark Web un elevatissimo traffico di materiale pedo pornografico.
Il nome di Silk Roadd ovrebbe far suonare un campanello nelle menti di chi ha frequentato il web negli ultimi due anni: fu chiuso nel 2013 a seguito di un raid dell'FBIdopo due anni di attività, era noto come «l'Amazon della droga» per motivi che dovrebbero essere ovvi.
La caduta di Silk Road non ha certo portato alla chiusura delle attività illegali condotte nel dark web, ma anzi: siti come Agora, Alpha Baye altri ancora ne hanno preso il posto, generando un volume d'affari giornaliero calcolato da alcuni ricercatori della Carnegie Mellon intorno ai 500.000 dollari.
Non bisogna peraltro pensare che tutti coloro i quali usano TOR siano dediti ad attività illecite: per esempio c'è anche chi semplicemente vuole tutelare la propriariservatezzae chi è costretto a nascondere le proprie simpatie politiche, non in linea con quelle del governo del suo Paese, per paura di ripercussioni sulla sua vita reale e pertanto si affida alla parte nascosta e "oscura" della Rete.
Fonte: ZEUS News