Con questo articolo vorrei fare un riassunto di tutte le notizie finanziare emerse nel 2019, perché i numeri ed i dati sono l’unica fonte attendibile di veridicità sullo stato economico finanziario mondiale.
Vorrei iniziare con l’affermazione del Chief Blockchain di Microsoft, la quarta rivoluzione industriale è in atto ed il tipping point è stato raggiunto, ossia il punto di non ritorno. Questo vuol dire che le nuove tecnologie, in primis la Blockchain e tutte le sue applicazioni sono il presente e saranno il futuro, e questo è un dato certo.
È importante affermare che una rivoluzione industriale è in atto, perché la rivoluzione digitale è “Disruptive” ossia è così forte da poter distruggere i vecchi modelli di business e radicare i nuovi. Se guardiamo alla storia non è nulla di nuovo, ogni rivoluzione industriale necessita di una recessione che resetta il sistema.
Si stima che ogni persona mediamente nella propria vita assista ad almeno 3 recessioni.
Ma quante persone sono informate sulla Blockchian sia da un punto di vista finanziario che industriale?
Come si evince chiaramente dal grafico in Italia la percentuale è molto bassa, quindi si può comprendere come vi sia molta mala informazione in questa nuova era digitale.
Inoltre anche il main stream infonde informazioni errate al fine di rallentare l’inesorabile declino di un sistema obsoleto.
Ma ora veniamo ai dati reali che ci aiutano a comprendere la realtà del sistema economico mondiale.
I dati principali da osservare, per quanto riguarda le valute, è l’andamento del potere di acquisto nel corso degli anni.
Come si vede chiaramente dal grafico il potere di acquisto dell’euro è calato di più del 30%, ma quello più sconcertante è il dollaro che ha perso il 90% del proprio potere di acquisto. Quindi quando si parla di valute speculative, direi che le valute FIAT lo sono per eccellenza, perchè da quando sono state creata non hanno mai mantenuto il proprio potere di acquisto.
Se il potere di acquisto delle valute è calato vuol dire che il potere di acquisto delle famiglie e dei lavoratori è calato, di conseguenza anche il mercato economico cala perchè calano i consumi.
Se consideriamo il report del primo semestre 2019 della Federal Reserve Americana esce un quadro molto allarmante che riguarda anche noi Italiani.
Scrivono, indicando che il disequilibrio dei conti pubblici Italiani mette a rischio globale ossia potrebbe influenzare negativamente la situazione finanziaria degli stati uniti. Scrivono inoltre degli effetti della Brexit, della situazione di stress commerciale della guerra dei dazi tra Cina e Stati uniti hanno avuto un impatto notevole sull’economia mondiale.
Ma il dato più importante riguarda l’indice di recessione è salito fino al 40%, questo indice rileva la probabilità di una recessione nell’anno 2019. Secondo le loro analisi si prevede poi un forte aumento nel 2020 per poi individuare l’anno 2021 come l’inevitabile arrivo di una recessione economica globale.
C’è un altro dato importante di cui parlano ossia che il sistema economico finanziario è particolarmente debole e qualsiasi piccolo shock può innescare immediatamente la recessione. Tutti gli economisti dal mainstream e non stanno scrivendo e prevedendo, sulla base di dati reali, quello che potrebbe accadere prossimi mesi.
Visti i numerosi punti di debolezza del sistema economico finanziario globale può accadere nel momento più inaspettato, come è sempre successo nella storia.
Tutte le banche centrali hanno già provato con tutti i mezzi possibili a scongiurare la recessione, giocando sui tassi di interesse, basti vedere i mutui che vengono concessi al 1,70% fisso. C’è ancora un piccolo margine di manovra, si possono abbassare ancora un pò i tassi di interesse, ma sarebbe ancora più controproducente, perché si metterebbero ancora più in difficoltà le banche. Se saltano le banche il sistema economico va ancora più in difficoltà.
Quindi siamo tutti coinvolti in questa recessione, perché la maggior parte dei nostri soldi sono nelle banche e le carte da giocare per tentare di mantenere il vecchio sistema attivo si stanno esaurendo.
Analizziamo ora un altro dato importante uscito da poco dal BRI. Il BRI è la banca dei regolamenti internazionali, dove tutte le banche centrali fanno capo, in pratica coordina tutte le banche centrali mondiali, compresa la FED e la BCE.
La BRI nel suo rapporto economico annuale (cliccandolo potete scaricarlo in lingua italiana) sostiene che il debito pubblico totale mondiale è passa dal 7% del 2007 al 26% nel 2017, quindi in 10 anni è cresciuto del 19%.
Inoltre nel report si evidenzia come il debito privato delle imprese e delle famiglie delle economia emergenti sia aumentato dal 56% al 105% in rapporto al PIL, cioè raddoppiato. Questo indica che tutto il mondo oggi lavora sul debito e sulla continua creazione di debito che le banche centrali poi devono gestire ed equilibrare.
Inoltre scrivono che il rallentamento economico e molto più forte di quanto si aspettasse e sta creando molta paura sui mercati finanziari, questo è quanto dice la Banca delle Banche centrali di tutto il mondo.
Identificano quattro regioni principali:
- Le tensioni commerciali internazionali, quindi le politiche sui dazi e sul protezionismo.
- Il rallentamento della crescita economico cinese, la stessa cina che ora cerca di attivare politiche per rallentare la crescita del debito pubblico.
- Le politiche restrittive della Federal Reserve che influenzano le economie dei paesi emergenti.
- La contrazione economica di molti paesi occidentali tra cui vi è in primis la Germania (basti vedere il calo di produzioni automobilistiche nel primo semestre 2019 -8.1%), ma vi è anche una contrazione economica dei paesi emergenti.
La frase conclusiva che appare nel report indica: Si teme che se la situazione economica mondiale dovesse peggiorare, il sistema economico mondiale di deteriorerebbe ancora di più con impatto economico che si aplificherebbe attraverso il sistema bancario, cosa che sta già accadendo basta vedere la Deutsche Bank e Unicredit.
Come abbiamo visto tutti gli organi istituzionali confermano che la recessione è in arrivo, ma che portata potrebbe avere? Nessuno può fare una previsione accurata di quello che accadrà, ma ancora una volta analizziamo i dati storici, con questo articolo del Wall Street Journal.
Questo grafico riporta gli indici in negativo degli asset class nel corso degli anni dal 1901 ad oggi, analizzando si vedono i picchi più elevati in corrispondenza delle varie crisi e delle rivoluzioni industriali, inoltre è riportato l’indice del 2018.
Non credo, serva un economista per comprendere che prima di ogni rivoluzione industriale sia necessaria una crisi che resetta e distrugge i vecchi modelli di business per attuare quelli nuovi, ma nel 2018 si è visto il picco maggiore dal 1901 ad oggi è molto probabile che questa crisi sia anche la peggiore dal 1901 ad oggi.
Quindi non c’è da stupirsi se il mainstream non divulghi queste informazioni ed anzi, remi contro all’evoluzione tecnologica trainata dalla blockchain in tutte le sua applicazioni, criptomonete comprese.
Se la massa scoprisse che siamo in periodo avanzato di recessione contribuirebbe ad accelerare il crollo economico, ma allo stesso modo se la blockchain e le criptomonete accelerassero la loro diffusione si avrebbe lo stesso effetto.
Quello che è certo, come sottolineato in un precedente articolo , la Blockchain distrugge il potere monopolistico delle banche centrali e dei governi sul valore, ma allo stesso modo crea un nuovo mondo dove l’uomo è al centro e non più le imposizioni sovraniste.
Riassumendo il mondo oggi è trainato dalla tecnologia e la tecnologie non è manipolabile o censurabile. La tecnologia Blockchain è già il presente ma nel futuro avrà un ruolo dominante anche in ambito finanziario.
Quello che è certo è che la recessione economica arriverà, quando non lo si sà, ma molto prima di quanto si credi. La recessione comporterà l’evaporazione dei risparmi di milioni di persone, proprio di quelle persone che il sistema ha indotto una diffidenza infondata verso il nuovo paradigma economico generato dalla applicazione più nota della Blockchain, la criptomenta.
Il rischio più grosso che ogni persona può compiere è ignorare queste informazioni, che non sono opinioni personali, ma dati reali e documentati, e non agire ed iniziare a muovere i primi passi in questo straordinario futuro totalmente digitale, dove le criptomonete giocheranno un ruolo fondamentale, prima che sia troppo tardi.